Evento gratuito organizzato all’interno dell’iniziativa nazionale “Settimana del Cervello”

Il Training Autogeno è conosciuto sopratutto come un metodo finalizzato al raggiungimento graduale di un profondo stato di rilassamento e di benessere.
In effetti il rilassamento e il benessere sono alcuni fra i benefici più evidenti che ottieni e di cui ti rendi conto da subito allenandoti con il Training Autogeno.
Tuttavia i benefici dell’allenamento sono molti di più.
Quello che accade è che, giorno dopo giorno, incominci a riscoprire un rapporto diverso con il tuo corpo, con le tue sensazioni e con le tue emozioni.
Durante gli esercizi, in quei minuti che decidi di dedicare a te stesso, incominci ad ascoltarti in maniera differente, scoprendo come le esperienze che stai vivendo proprio ora nella tua vita riverberano, per così dire, durante l’allenamento.
Mentre tutto questo accade, scoprirai non solo di essere sempre più capace, spontaneamente, di viverti meglio la vita (l’espressione è un po’ generica perché sono veramente tanti gli aspetti in cui puoi migliorare la qualità della tua esistenza), ma ti renderai anche conto che questo ascolto di te diventa un ponte capace di connetterti in maniera profonda con le altre persone.
Questi effetti positivi sono dovuti alla capacità dell’allenamento di produrre nel tuo organismo una condizione antistress agendo sulla formazione reticolare ascendente (un insieme di strutture nervose collocate tra il bulbo e il cervelletto).
Nello specifico, grazie a tre importanti fattori connessi alla metodologia autogena, e cioè la particolare posizione che assumerai durante gli esercizi, il principio dell’ideoplasia e l’ambiente calmo e tranquillo nel quale svolgerai l’allenamento, è possibile ottenere uno smorzamento dell’attività di queste strutture nervose.
Tale smorzamento, a sua volta, produce un disimpegno della parte posteriore dell’ipotalamo, quella con funzioni ergotrope, legate all’attività e al consumo di energie, con una conseguente attivazione di quella anteriore, che ha invece funzioni trofotrope, legate al riposo e ai processi di riparazione organica.
Il tutto determina una disattivazione del sistema simpatico e un’attivazione di quello parasimpatico.
E ‘ proprio grazie a questo processo di riequilibrio neurovegetativo che il training autogeno è in grado regalarti quel piacevole stato di calma e quelle positive modificazioni negli atteggiamenti per cui è così tanto conosciuto.

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A cura di Guido Muoni, Psicologo clinico